sabato 19 novembre 2011

La crisi.

Sono appena tornata. Ciao mamma. Ciao papà.
Il gatto mi accoglie con più entusiasmo del solito, si lascia anche accarezzare.
Non mangio, ho già mangiato. È tutta la settimana che mangio minestre e sapere che mi hai preparato il minestrone non può che farmi venire un appetito atavico.
No, ho detto che non mangio. Neanche il mandarancio, no.
Ehi "Decamerone", ehi "Tutte le poesie di Garcia Lorca" ed ehi anche a te libro di Will Self dimenticato supino sulla libreria. I miei omaggi a voi tutti, anche a quelli seppelliti dietro le antine di vetro. Preso polvere questo mese?
Com'è cameretta dell'infanzia? Dico anche a te letto a soppalco blu... Felice di constatare che tutto sia rimasto uguale.
Non mettere in tasca il telefono, mettilo via ora che sei qui. Hai la schiena fuori.
Sì. Sì. Sì, parliamo.
Mamma dice: "Forse questa crisi finirà tra dieci anni. Bè, ventisei... avrai trentasei anni!"- improvvisamente mia madre ha imparato la matematica.
E io cosa le dico? "Vaffanculo". Ma per questo forse aspettiamo domani.

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