sabato 19 novembre 2011

Cin.

Venerdì ho guardato che eventi avrebbe offerto la mia città natale, in vista del rientro in patria previsto per il weekend.
Ben presto il baratro si è presentato davanti ai miei occhi in tutta la sua immensa vacuità. Non c'era un cazzo da vedere, un cazzo da fare, né un cazzo da sentire.
Solo un po' di nebbia per darti l'impressione che magari sei tu a essere confuso.
In più, ormai ho imparato che qui gli amici se li vuoi vedere li devi prenotare per tempo, per cui mi apprestavo con disillusione ad affrontare un finesettimana di sofferenze familiari e compere compensative.
Dopo una mattinata di shopping infruttuoso il mio triste destino si è palesato nel pomeriggio.
Breve visita all'amico di famiglia.
- "Vuoi un caffè?"
- "Grazie".
- "Come va a Milano?"
- "Bene".
- "è caotica Milano".
- "Sì".
- "C'è la nebbia a Milano".
- "Sì".

Poi l'amica di famiglia.
- "Vuoi un caffè?"
- "Grazie".
- "Come va a Milano?"
- "Bene".
- "è caotica Milano".
- "Sì".
- "C'è la nebbia a Milano".
- "Sì".

Alle cinque e mezza la giornata mi sembrava già finita, come un po' la vita del resto, peccato che con i cinque caffè che avevo in corpo sarei rimasta sveglia ad oltranza a contemplare i miei nontraguardi. Stavo quasi per andare a comprarmi i popcorn.
Poi è bastata una telefonata e il richiamo dello spritz per riappacificarmi con la mia città. Due chiacchiere, sentir parlare di gente di cui ricordo la faccia e che forse ancora mi ricorda nella bellezza dei miei diciottanni. Anzi magari ora ho anche acquistato un fascino esotico.
Ma soprattutto ho offerto da bere. "Ragazze offro io".
Tiro fuori la banconota da 50, ancora stirata dal bancomat, e mi ritrovo a pagare dieci euro per quattro spritz e una birra.
Ora capisco perché il Veneto è così cattolico, perché qui Dio esiste davvero. Grazie Signore. Non ci sarà un cazzo da fare, ma ci sono gli spritz a due euro.
Ed ecco che improvvisamente riesco a vedere un roseo domani davanti a me, un domani di allegrezza spensierata - già perché non la puoi chiamare allegria.
Sono da poco passate le sette e mi sembra il momento perfetto per brindare al mio futuro. Cin. Quant'è buono il prosecco.

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